Un meteorite è stato trovato e compreso nella sua assoluta rarità da astrofisici calabresi. Un minuscolo meteorite precipitato a 60 Km circa da Catanzaro da una zona interna al sistema solare contiene una rarissima lega metallica anomala composta di Alluminio, Rame, Ferro e Silicio.
Si tratterebbe di un quasicristallo, simile a quello reperito nel meteorite Khatyrka, trovato sull’omonimo fiume nella regione Chukotka, in Russia orientale.
La scoperta si deve ad un appassionato scienziato locale, che ha trovato il micrometeorite, poco meno che una piccolissima sferula sul monte Gariglione, in Calabria.
Il reperto è stato subito spedito per la sua speciale lucentezza all’Università di Bari, che ha accertato l’incredibile materiale in esso contenuto.
Il quasicristallo nel micrometeorite ribattezzato FB-A1 è stato identificato dal Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.
La microtomografia a raggi X computerizzata (μ-CT) e la Microscopia elettronica a scansione (SEM) con un peculiare spettrometro hanno scoperto all’interno del meteorite un quasicristallo icosaedrico composto, come detto, di alluminio, rame, ferro e silicio.
La particolarità della lega trovata è che il quasicristallo ha una struttura regolare ma non ripetitiva, cioè gli atomi si dispongono secondo un ordine preciso come nei cristalli.
Tuttavia, tale ordine varia continuamente, non però come un solido internamente caotico ed irregolare, di qui il nome di “quasi-cristallo”.
ASTROFISICA IN CALABRIA
La scoperta di questa lega anomala in una matrice condritica, insieme alla presenza dei quasicristalli, apre nuovi scenari sulle origini e sulla formazione del Sistema Solare.
La cosa più sorprendente è che nel reperto il quasicristallo è un materiale solido con caratteristiche “impossibili”, che rende il micrometeorite di appena 500 micrometri (classificato con il nome di FB-A1) uno dei meteoriti più rari al mondo. L’impossibilità di questo materiale risiede nel fatto che gli atomi sono disposti con simmetrie ordinate ma non periodiche o ripetitive come in un mosaico, in modelli regolari ma che non si ripetono mai nello stesso modo, diversamente da quello che succede nei cristalli ordinari.
E questi materiali hanno perciò una tale durezza e bassa conducibilità termica da rendere indistruttibili o quasi i rivestimenti o gli oggetti che vengono con essi realizzati.
Non a caso la scoperta è già rimbalzata sulle riviste scientifiche in tutto il mondo.
Inoltre, la notevole rarità del meteorite è data dal fatto che è il terzo meteorite al mondo con queste caratteristiche di quasicristallo naturale. Il primo invece venne trovato all’interno del già menzionato meteorite Khatyrka nel 2009.
La scoperta è di interesse non solo per le scienze mineralogiche e planetarie ma anche per la fisica e la chimica dello stato solido, perché, soprattutto, dimostra che i quasicristalli possono formarsi spontaneamente in natura e che possono durate per intere ere geologiche, resistendo persino a viaggi interplanetari.