La Calabria è terra di Naviganti, Poeti e Viaggiatori, Musicisti. Nei più diversi campi si possono contare grandi personaggi e memorie storiche di prima grandezza…
MUSICA, ARTE, ROMANZI
Come non ricordare Nicola Antonio Manfroce, che scrisse musiche per Napoleone, o il mitico Rino Gaetano, crotonese; oppure scrittori che vanno da Leontius Pilatus nel XIV secolo al pluripremiato romanziere Arbëreshë Carmine Abate.
ALTRE VOCAZIONI
Anche papi, non solo i cantanti pop, e persino filosofi… L’elenco è troppo lungo da stilare.
A Siderno, ad esempio, è nato il giornalista Walter Pedullà, presidente della Rai a Roma negli anni ’90.
La Calabria è stata attraversata anche dal Grand-Tour settecentesco e ottocentesco dei nobili rampolli d’Europa (un tradizionale viaggio pedagogico e di autoformazione).
Alcuni illustri viaggiatori stranieri hanno esplorato la Calabria nel corso dei secoli: il museo Edward Lear di Gerace espone alcuni dei disegni che l’artista e scrittore inglese realizzò durante la sua visita nel 1847.
Anche nel 1900, però, c’erano viaggiatori importanti. Nel suo libro “Old Calabria”, Norman Douglas descrisse vividamente come il flagello della malaria abbia plasmato la regione dal punto di vista sociale e geografico nel XIX e all’inizio del XX secolo.
Altri viaggiatori famosi sono stati George Gissing, Alexandre Dumas, Stendhal e il giornalista svizzero Joseph Viktor Widmann. Molti altri hanno raccontato le loro avventure – nonostante il giudizio di uno scrittore francese nel 1806 che “l’Europa finisce a Napoli… tutto il resto è Africa“.
PERSONAGGI STORICI NATI IN CALABRIA
Sono nati in Calabria
– i cantanti Rino Gaetano (Crotone 1950 – Roma 1981, già citato), Mia Martini (1947-1995) e la sorella minore Loredana Berté nata a Bagnara Calabra.
– lo stilista Gianni Versace, nato a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946 e assassinato a Miami il 15 luglio 1997.
– il virologo Renato Dulbecco (nato a Catanzaro, 22 febbraio 1914 e morto a La Jolla, 19 febbraio 2012) vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 1975.
Inoltre, importantissimo nella storia della filosofia e del pensiero fu Tommaso Campanella, nato il 5 settembre 1568 a Stilo (in provincia di Reggio Calabria). Fu frate domenicano, filosofo e teologo.
Fu assoggettato a ben cinque processi e altrettante torture da parte dell’Inquisizione per le sue idee.
Trascorse quindi 27 anni in carcere, riuscì a fuggire a Parigi nel 1634 e qui morì 5 anni dopo, nel 1639. La sua opera più famosa è “La città del sole” del 1602. Nel 1612, all’epoca del primo processo contro Galileo, aveva anche scritto una “Apologia pro Galileo” assumendo coraggiosamente le parti del grande genio, da allora in poi considerato il vero padre della scienza.