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Architettura vernacolare Visione

Diamante, Bellezza Marina

DIAMANTE, BELLEZZA MARINA

Ha conquistato il PRINCIPE DI SANSEVERINO e molti altri celebri personaggi del passato e del presente giunti qui per trovare ispirazione: il borgo di DIAMANTE, arroccato su una corta pianura affacciata sul mare, è davvero straordinario. Qui è sede una nota accademia del peperoncino, i murales variopinti e molti eventi culturali che costellano la vita del borgo tutto l’anno.

Quando il PRINCIPE DI SANSEVERINO vide per la prima volta DIAMANTE non ebbe più dubbi, da quel momento in poi quel villaggio sarebbe stato una roccaforte del suo casato. Così come lui, anche molti altri artisti e scrittori sono rimasti completamente folgorati nel tempo dalla bellezza straordinaria di questo luogo.

TERRITORIO

Posta al centro della Riviera dei Cedri, Diamante dispone di 8 km di spiagge, nonché di una delle due uniche isole della Calabria, l’isola di Cirella e Isola Dino.

Quello che è considerato uno dei borghi più belli della Calabria, domina il mare e i paesaggi suggestivi di queste due piccole isole incontaminate (Dino e Cirella). Accanto al borgo scorre il fiume CORVINO.

Il porto e il borgo

Riconosciuto anche come una delle più importanti centri rappresentativi della cultura italiana, per i frequenti eventi e festival che ospita, DIAMANTE va di diritto inserito nella lista dei borghi più belli di tutto il Paese.

Strade assolate

Arroccato nei pressi del fiume CORVINO, DIAMANTE è caratterizzata da vicoli fioriti, facciate di architettura vernacolare e molteplici murales artistici accanto a botteghe artigianali di mosaici e gallerie d’arte.

Passeggiare in questo luogo sospeso tra cielo e terra, può trasformarsi in un’esperienza inedita e quasi mistica. La meraviglia è ben visibile già da lontano, quando sulla litoranea si scorgono isola Dino e l’isola di Cirella.

Diamante Borgo

STORIA

Diamante (Diamandè in greco bizantino) è un comune italiano di 5.000 abitanti della provincia di Cosenza.

Il nome del comune sembra essere proprio connesso col diamante, inteso come gioiello. Pare già abitato sin da tempi classici da greci Focesi e dai Romani, mentre le prime notizie modrne sulla nascita di un vero e proprio nucleo abitato nei luoghi di Diamante risalgono al 1500.

Panorama generale

Intorno alla torre dei Sanseverino sorse più tardi una fortificazione del territorio ad opera del principe di Bisignano Tiberio Carafa, padrone dei territori di Belvedere Marittimo e di Diamante già dal 1622.

CIRCONDARIO

L’Isola di Cirella è una frazione del borgo (a differenza di Isola Dino, più distante). La frazione Cirella, attualmente attrezzato centro balneare, è ricca di storia e di reperti che testimoniano l’importanza di questa fiorente città della Magna Grecia di nome Cerillae.

Isola di Cirella

PROSPETTIVE FUTURE DEL BORGO

Dal 2018 la popolazione è progressivamente diminuita; i dati tengono conto dei risultati del censimento permanente della popolazione, rilevati con cadenza annuale e non più decennale.

La popolazione residente a Diamante al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 5.055 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 5.429. Si è, dunque, verificata in quell’anno una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 374 unità (-6,89%). Ma la tendenza continua nel 2021.

Lungomare

Pertanto, nel decremento demografico generale della costa tirrenica, anche DIAMANTE ha accusato il colpo. Questo fatto giustifica la presenza di molte case sfitte o abbandonate o la cui domanda in generale decresce, come il prezzo (di vendita o locazione).

Luce mattutina e Murales

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Architettura vernacolare

S.Nicola Arcella

e la sua Famosa Torre

14.5.2021

C’è una bellissima torre saracena a San Nicola Arcella, che rappresenta la tipica bella integrazione di natura e cultura nello scenario di questo meraviglioso luogo mediterraneo.

La torre è stata ribattezzata Crawford per i soggiorni letterari di Francis Marion Crawford … e vi invitiamo a viaggiare, per vedere la bellezza di questo borgo, San Nicola Arcella, godendovi sia il viaggio che i deliziosi cibi della Calabria …

… Ma torniamo alla Torre di San Nicola Arcella. Costruita durante il vicereame spagnolo di Carlo V per difendere le coste dagli attacchi turchi, è un contrafforte destinato a sorvegliare e proteggere la baia antistante.

L’alto scalone che conduce al primo e al secondo piano della torre è uno degli elementi più importanti dell’intero edificio. I blocchi di pietra lunghi circa 50 cm e larghi 20 cm sono sorretti da due grandi archi sovrapposti. Il primo arco conduce al primo piano, il secondo arco conduce al secondo piano.

Sopra la torre, la terrazza era utilizzata per comunicare e avvertire le altre torri di avvistamento vicine di eventuali incursioni e ciò avveniva attraverso grandi falò.
I colori del Mediterraneo completano il quadro di questo mirabile esempio di quiete marina e trasformazione antropica del paesaggio.

Per 25 anni, come detto, lo scrittore americano Francis Marion Crawford ha trascorso le sue vacanze, facendo splendide escursioni con la sua barca a vela. Fu a causa del mare, del borgo e della generosa gente calabrese, che si innamorò di questo lembo di terra, la Calabria. E come dargli torto: il mare è cristallino, le spiagge sono meravigliose e nelle vicinanze c’è il sontuoso “Arco Magno”, un ponte naturale di pietra arcuato che protegge e ombreggia una caletta, in cui pochi fortunati ed esperti conoscitori della zona si avventurano raggiungendola via mare…

Crawford adorava la torre saracena, perciò prima ne divenne proprietario e poi scrisse: “La torre si trova da sola su questo sperone uncinato di roccia, e non c’è una casa da vedere nel raggio di tre miglia da essa. Quando ci vado, prendo un paio di marinai, uno dei quali è un buon cuoco, mentre quando sono via ne diventa capo un piccolo essere, una sorta di gnomo che era una volta un minatore e che si è legato a me da molto tempo…

Un posto da favola!

Oggi la torre, dopo aver cambiato diversi proprietari e rischiato di diventare un circolo nautico e un ristorante, è ancora di proprietà privata e

Fino a pochi decenni fa c’era ancora qualcuno nel centro storico del paese, che ricordava un signore anglosassone serio e aristocratico che veniva a trascorrervi l’estate per dedicarsi alla scrittura.
Un posto dunque in cui ritornare…in cui natura, storia, architettura, vita di borgo e cultura is fondono in modo inestricabile.

Una promessa per il futuro e per chi voglia ritrovare la misura della civiltà mediterranea in tutte le sue manifestazioni, reali e spitiruali.