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Cultura Società Visione

DEF 2024, festival dell’educazione

PROGETTAZIONE E DIREZIONE SCIENTIFICA:

PROF. MARCO BRUSATI

RESPONSABILE TERRITORIALE:

SAVERIO MONTEROSSO

INTRODUZIONE

L’11 ottobre si terrà a Davoli MARINA presso il Centro Polifunzionale del Comune, con l’organizzazione della nostra APS, un festival periodico della cultura, prima edizione, dal titolo:

DEF, DAVOLI EDUCATIONAL FESTIVAL

La prima edizione del DEF avrà la forma del convegno di studio con esperti del settore della cultura mediale. Nelle prossime edizioni il DEF intende sviluppare percorsi di concreto sostegno a chi è chiamato a sostenere il cammino di crescita delle nuove generazioni.

In questa direzione futura, il DEF – Davoli Educational Festival intende offrire al mondo educante uno spazio-tempo di confronto, incontro e condivisione di conoscenze, esperienze e buone prassi, finalizzate alla generazione di un comune back-ground per azioni concrete nelle diverse realtà formative, dalla famiglia, alla scuola, alle associazioni, alle istituzioni politiche e sociali, da condividere a livello nazionale.

Una delle caratteristiche sociali dell’ultimo decennio è la crescente crisi di identità del mondo educante, chiamato a confrontarsi e talvolta a scontrarsi con forme sempre più raffinate di dominazione digitale, capitanata da un manipolo di soggetti globali.

Anche nell’esperienza quotidiana possiamo trovare segni di questa crisi, quando, per esempio, la scuola addebita alla famiglia la ‘mal-educazione’ delle giovani generazioni, la famiglia di rimando la addebita alla scuola e magari alle Istituzioni, in un rimbalzo di responsabilità che rende difficile trovare un punto fermo e che oscura il problematico contesto mediale entro il quale tutti i soggetti che compongono il mondo educante si trovano ad operare.
Qual è dunque questo contesto? La progressiva riduzione del peso specifico delle relazioni frontali a vantaggio delle relazioni mediate da hardware e software digitali, ha scontornato, o meglio fluidificato, la struttura identitaria della persona e poi delle comunità; mentre la persona si realizza e si educa nella relazione libera, ampia ed in-mediata “io-tu”, nella crescente diffusione di relazione mediate ci si trova ad agire in spazi, tempi e modi ristretti, generati ad immagine, somiglianza e utilità di pochi creatori umani; il tutto peraltro sta mostrando gravi limiti nella costruzione di comunità autenticamente umane, in equilibrio stabile tra diritti e doveri, libertà personali e restrizioni normative, desideri e possibilità, realizzazione di sé e rispetto degli altri, aspirazione alla crescita sociale e liceità dei metodi per conseguirla, empatia e violenza.


Nel mondo educante le risposte al ‘mediale’ sono molteplici, ma polarizzate verso due estremi: da un lato uno scetticismo, più di maniera che critico (“io di queste cose non ne so nulla”), dall’altro l’accettazione della novità come buona-in-sé (“e io che ci posso fare? Così è…); entrambe queste risposte portano ad un problematico astensionismo pedagogico.

I contenuti del DEF saranno, infine, sintetizzati in un documento, graficamente e facilmente comunicabile, che sarà diffuso nelle diverse realtà educanti presenti sul Territorio Nazionale: scuole, associazioni, Istituzioni, parrocchie ecc. e che funge anche da promozione dell’iniziativa.
Il DEF si distingue quindi dai diversi Festival e Forum dell’educazione perché non solo presenta una pluralità di interventi come gli altri, ma per questa sintesi finalizzata a generare alcuni punti fermi da offrire alla riflessione, educativa, sociale ma anche politica per future decisioni, anche normative.

CONTENUTI DELLA PRIMA EDIZIONE

Essere comunità educante oggi significa anzitutto essere presenti nella vita mediale fin dall’infanzia, che, se non si conosce, rende difficile, se non quasi impossibile educare. Essere presenti, sapere cosa vedono, sentono, amano non è un’inutile curiosità, ma un bene necessario per la loro crescita equilibrata, che non significa solo bloccarli lontano dai mali più evidenti (adescamenti, violenze, bullismo ecc.), ma renderli testimoni del bene tra di loro, superando la sindrome della pecora nera attraverso alleanze educative tra genitori, insegnanti, istituzioni, figli e coetanei. In sostanza, i figli hanno bisogno di sentire il mondo educante unito ed alleato nel loro cammino.


Con questa prima edizione del DEF si intendono offrire, segnatamente a chi ha funzioni educative, alcuni contributi di esperti al fine di: (i) favorire la diffusione, anche attraverso una ricognizione di natura antropologica, della cultura del rispetto, della dignità e della parità di tutti i soggetti sociali, segnatamente quelli in posizione di disagio, socialmente o culturalmente inteso; (ii) offrire un’attenta analisi delle spinte culturali sotterranee nei confronti di bambini, preadolescenti ed adolescenti, al fine di conoscerle, comprenderle, rimuoverle o limitarne l’azione, ampliando così realmente l’area della libertà di scelta e l’empowerment; (iii) leggere i fenomeni nel contesto della rivoluzione mediale, giunta nella fase di maturità degli smartphone-tablet (S&T), che «non sono scatole vuote, ma barattoli pieni di contenuti filtrati da un ristretto numero di soggetti globali, i quali finiscono per avere una significativa ed ineludibile influenza massificante sulla percezione di sé, la formazione dell’identità, le relazioni ed i rapporti di collaborazione o di forza»

L’ORGANIZZATORE: APS COMUNITA’ BENEDICT

La nostra APS si occupa di Attività culturali ed artistiche; Attività ricreative e di socializzazione; Promozione dello sviluppo economico e sociale della collettività; Tutela e sviluppo del patrimonio abitativo; Promozione del volontariato. Inoltre, è dedita, nel più generale campo di attività di interesse generale ai sensi dell’art. 5 comma 1 D.lgs. 117/2017 all’organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso; all’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale.

TEMI FUTURI E IN PROSPETTIVA:

Il festival culturale dell’educazione è periodico (annuale) a DAVOLI e parlerà, attraverso le attività programmate, di contro educazione ai social.

La contro-educazione si accompagnerà ad una specifica promozione dell’educazione ad un nuovo quadrivio di materie fondamentali per un’educazione alla profondità culturale, al di fuori del contenitore limitante dei social network:

1) S.T.E.M. (scienza, tecnologia, Engineering, Matematica),

2) letteratura musica e filosofia,

3) architettura e arte,

4) medicina-gastronomia.